Tra cuore e coda in corsia: oltre 10 anni di Pet Therapy all’Ospedale Pediatrico Meyer
Una rilettura di un percorso storico, come i dieci anni del progetto “Incontri con gli Animali” non può che partire dalla riflessione su quella che è stata l’impronta originaria di questo progetto, che a partire dall’anno 2002 ha trovato la sua peculiarità nell’immaginare e realizzare un percorso di Interventi Assistiti con l’Animale (I.A.A) per l’ambiente Ospedaliero Pediatrico; in primis per il Bambino con malattia e con Dolore, per la sua Famiglia e per l’intera Comunità Ospedale.
Questo progetto nasce grazie alla Fondazione Livia Benini, che fin dall’inizio immagina e valuta questa attività come fondamentale per tutti i piccoli degenti, nello specifico per coloro che vivono la dimensione fisica emotiva e psicologica del Dolore.
Ad oggi il Progetto sostenuto dalla Fondazione Meyer .
L’avvicinamento di un animale, nello specifico un cane, con un piccolo degente ha un forte impatto sistemico, sia nell’immaginario di ognuno di noi, che nella realtà. Tutto questo produce risonanze emotive, affettive e di relazione che si estendono nell’intero ambiente in cui l’intervento si realizza, oltre la singola stanza del bambino. La presenza della coppia cane-operatore è stata ed è da sempre vissuta come un passaggio di novità e di leggerezza, che ogni volta avvicina il piccolo e la sua famiglia ad un sentimento di normalità e di semplicità .
I genitori – anch’essi attori dell’intervento – negli anni ci hanno più volte raccontato come l’arrivo scodinzolante dei 4 zampe nei corridoi dei reparti suscitasse tenerezza e vivacità, un sorriso strappato anche ai più sofferenti. Lo abbiamo sperimentato e vissuto tante volte in questi anni: l’animale suscita simpatia, rappresenta una diversità sia visiva e olfattiva che motoria e, non ultimo, crea un avvicinamento empatico.
La presenza di tanti cani diversi, sia fisicamente che caratterialmente, che in questi anni si sono intervallati e succeduti nei reparti, ci ha permesso di comprendere quanto la singolarità e individualità di ognuno sia portatrice di specifiche dinamiche relazionali. Tutto ciò diventa soggetto dell’intervento dell’operatore, che si adopera per coinvolgere il piccolo in un rapporto prima di tutto emotivo, e successivamente, in taluni casi, con obiettivi cognitivi e psicomotori, percorsi utili nel suo lungo o breve periodo di ospedalizzazione.
Ogni luogo dell’ospedale è un contesto diverso. Ogni incontro con i piccoli degenti è unico e ascrivibile in una dinamica di fiducia, di partecipazione e di autenticità emotiva, dove la presenza del cane aiuta a sollevarsi e a comunicare.
Nell’anno 2002 l’attività iniziava al vecchio Meyer nel così detto “Giardino della Magnolia.
Oggi la presenza dei quattro zampe è estesa a tutto il contesto ospedaliero, dall’ambulatorio Prelievi alla Sub-intensiva, dalla Neurochirurgia, al Day di Oncoematologia, al Pronto Soccorso, fino all’Hospice per i Bambini terminali.
Un passaggio e un progresso prima di tutto culturale, frutto di conoscenza, fiducia e reciprocità tra tutti coloro chi vivono e operano dentro e per l’Ospedale. Con un’unica finalità: migliorare la qualità di vita e di degenza del bambino con malattia. In questo percorso sono cresciuti e stanno crescendo gli “Incontri con gli animali”.