Il Bau Natale…Racconti del Natale in Ospedale, tra Cani e Bambini.
Il Tempo del Natale tra cani e bambini in ospedale
di Francesca Mugnai, esperta di pet therapy e Presidente Antropozoa Onlus.
Pubblicato per Magazine Hogrefe, Dicembre 2014
Il concetto di tempo, si sa, é una dimensione fondamentale e vitale dell’essere umano fin da subito, per sempre e per tutti.
Il tempo per il bambino in ospedale è un qualcosa di diverso, di unico, di soggettivo, purtroppo sempre legato alla sua malattia; a volte il trascorrere delle ore, dei giorni è vissuto come qualcosa di brutto e angosciante. L’attesa di una diagnosi, di un’operazione, di uno sguardo di rassicurazione o di un sorriso strappato, di una parola semplice e comprensibile, a volte eccezionalmente di un amico. O il tempo che si dilata quando si sta per avvicinare il momento di tornare a casa e festeggiare così la fine di una lunga malattia e degenza.
Gli animali, nel caso specifico i cani, hanno un senso del tempo molto diverso rispetto a noi bipedi: semplice, ritmato, fluido, collegato direttamente e inesorabilmente con i loro bisogni di movimento, di cibo, di spazio, di relazione del gioco.
E’ proprio sul gioco che bambini e animali si ritrovano. Anche a Natale.
Ma come é possibile unire questi due tempi percepiti in modo così diverso tra il bimbo e il cucciolo, all’interno degli spazi ospedalieri?
È come una magia che si ripete quotidianamente, non solo a Natale per chi come noi lavora con gli animali anche nei reparti pediatrici come il Meyer di Firenze. È la magia di un incontro fatto da chi aspetta un tempo giusto, dove c’è bisogno di lentezza, di osservazione, di fiducia.
Ci sono momenti, come il Natale, in cui il tempo deve per forza essere anticipato, vissuto prima, immaginato nel qui e nell’ora in quello spicchio di pensiero e prospettiva che é la quotidianità, che non é detto corrisponda a un progetto vivo nel presente, lungo e per sempre.
Con i cani in ospedale abbiamo vissuto spesso l’anticipo del Natale, che nei reparti arriva prima grazie a varie iniziative organizzate per portare sorrisi ai bambini e anche per festeggiare insieme a coloro che per il periodo delle festività potranno tornare nelle loro case.
Ma anche un’anticipazione voluta da alcuni bambini che prima di lasciare il lettino che li ha ospitati per un periodo più o meno lungo, decidono di fare un dono per il loro nuovo amico a quattro zampe conosciuto in corsia. Ecco allora un pensiero come un grosso osso, una collana fatta in reparto, un angelo di gesso con un cucciolo di cane ai piedi…
Il Natale in ospedale è un qualcosa che aiuta a stare nella “normalità”, un po’ come le passeggiate nei reparti del Meyer con Cannella, Budino, Muffin o Polpetta, i nostri animali che ormai sono diventati dei pelosi protagonisti della vita dell’ospedale pediatrico.
Si fa l’albero e ci si fa trasportare dal naso infallibile dei quadrupedi, che magicamente per i piccoli pazienti diventano un aggancio per immaginare il contenuto dei pacchetti. Un bel “Naso-Natale”, come lo ha definito qualche giorno fa un nostro giovane amico.
Le emozioni a Natale sono ancora più forti in ospedale: lo sanno bene o bambini, genitori e gli operatori; la presenza dei cani diventa quindi un cuscino emotivo. Non dimenticheremo facilmente le tante mattine del 25 dicembre passate con i bimbi dei reparti a scambiarsi gli auguri. Kato, Laila, Quelo sono alcuni dei cuccioli che nei nostri 14 anni di attività nell’ospedale pediatrico Meyer ci hanno accompagnato tutti i giorni, anche quelli festivi. Con le loro buffe movenze e addobbati con la sciarpa natalizia hanno saputo catturare sguardi, attenzione e suscitare sorrisi, e permettere un po di casa.
Ma tra tutte la storie che potremmo raccontare riempiendo libri e libri di racconti, una in particolare è nei nostri cuori: una nostra piccola amica di 6 anni è per noi il simbolo che c’è sempre un tempo giusto per Natale, al di là dello spazio, del tempo e del calendario.
La piccola R. decise che il suo Natale sarebbe stato ad ottobre.
Non si trattava di un capriccio, di un desiderio irrefrenabile di circondarsi di regali e attenzioni, ma di un anticipare un “tempo buono” per chi stava esaurendo il suo cammino di vita, con il coraggio del cuore e la fantasia che solo i bambini speciali hanno.
Così a ottobre sono arrivati un albero bellissimo e dei regali per tutti, anche per la nostra adorata labrador Cannella. Questa straordinaria bambina ci ha trasmesso la gioia della vita, quando la sua stava per finire. Ci ha donato l’amore per le piccole cose e un ricordo nelle nostre menti e nei nostri cuori a 2 e 4 zampe indelebili.
Le cose belle e i Natali vanno sempre vissuti e dove non c’è spazio per immaginarsi e assaporare il proprio futuro, una pallina di Natale, una zampa e un pensiero speciale fanno caldo al cuore.
“Bau Natale” a tutti.