Stare all’aperto fa bene fuori e dentro di noi
Dalla pandemia abbiamo riscoperto quanto è importante avere uno spazio esterno a disposizione, anche se gli scienziati lo hanno dimostrato già da tempo. Perché la natura fa bene fisicamente e nell’animo? Che impatto ha sui bambini?
La chiamano “biofilia”, ossia amore per la vita e per ciò che è vivo. E ciò che è vita viene dalla natura.
La pandemia ha portato a rivalutare tante cose, tra cui l’importanza dell’avere uno spazio all’aperto a disposizione. Lo sanno le amministrazioni che assegnano pezzi di terreno da coltivare ad anziani o persone con fragilità. Lo sanno le scuole che aumentano i progetti di educazione all’aperto, a stretto contatto con la natura e gli animali, anche all’interno del percorso didattico dei più piccoli.
La biofilia proclama una dipendenza umana dall’ambiente che va ben oltre il semplice bisogno materiale o fisico per arrivare al desiderio forte di connettersi con il sistema natura.
Lo dimostrano tanti studi che sempre più sottolineano l’importanza del vivere esperienze all’aria aperta. La “psicologia nella natura”, detta eco-psicologia, è una branca che sta prendendo progressivamente spazio, anche nel nostro Paese. Anche a livello psichico sappiamo che l’ambiente è centrale nello sviluppo psicoaffettivo, sia quello delle relazioni primarie che quello intorno a noi.
Lo sanno ancora meglio di noi gli orientali: in Giappone per esempio va molto di moda lo shinrin-yoku, una disciplina che si può tradurre come un “tuffo nella foresta”. Vengono organizzate camminate lente, senza correre, nei boschi per osservare, sentire, gustare, respirare, toccare tutto ciò che la natura ci dona. Un viaggio immersivo coi cinque sensi che ci permette di ottenere tutti i benefici del verde e della natura. Sono numerosi e palesi i benefici fisici che si ottengono dallo stare all’aria aperta in un bosco o una collina o un prato: dalla vitamina D attivata dai raggi solari alla tonicità del nostro corpo se andiamo in bici, a correre o a camminare; dal respirare aria migliore e senza smog a poter godere di temperature più miti d’estate. Ci sono studi che testimoniano come vi siano benefici sul fronte della pressione sanguigna e del diabete, con conseguenze positive anche su problemi cardiovascolari.
Sappiamo bene che anche semplicemente la visione da una finestra vicina al letto di un ospedale della natura e delle sue piante verdi, in contrasto coi muri di cemento dell’immobile vicino, può accelerare il processo di guarigione e portare a più rapide dimissioni. È un altro esempio di come la biofilia sia presente nella nostra vita, anche se non ne abbiamo ancora provato l’aspetto innato.
I benefici psicologici sono meno visibili eppure ancora maggiori.
Dopo qualche ora all’aperto siamo tendenzialmente più sereni, magari stanchi, ma felici.
Perché?
Perché la luce solare, a fronte di tanta luce artificiale che subiamo ogni giorno chiusi in ufficio in casa tra neon, computer e tv, fa bene all’animo, stimola pensieri positivi, porta a una maggiore serenità.
Perché stare all’aperto, lontano da dispositivi tecnologici, stimola la fantasia e la creatività e non solo nei bambini: porta a fare attività che la nostra routine quotidiana di lavoro e famiglia spesso tende a mettere in un angolo.
Perché l’odore della natura stimola il ricordo di cose belle.
Perché affrontare piccole-grandi avventure e avere un “obiettivo green”, per esempio imparare a muoversi nel bosco, aumenta la soddisfazione e l’autostima e ci fa riconoscere l’importanza della visione one health in cui tutti siamo interconnessi.
Perché stare all’aria aperta migliora la capacità di concentrazione e di memoria, anche grazie alla memoria visiva e a quella stimolata da suoni e odori.
Per il bambino poi l’opportunità – purtroppo spesso rara – di immergersi nella natura accompagnato da un adulto cosciente che faccia da guida è fondamentale. Il vivere un’esperienza all’aperto, tra natura e animali, ha un forte impatto emotivo. Permette ai bambini (e non solo a loro) di avere esperienze sensoriali a tutto tondo, in una relazione vera e autentica, libera, senza filtri.
Consente di aumentare la sua ricettività grazie ai tanti stimoli che arrivano dall’ambiente, insegna il valore della condivisione, stimola non tanto a vedere quanto a guardare e poi testare, lo porta a vivere esperienze spensierate e da ricordare.
Stare all’aria aperta, dunque, porta a sentirsi bene fuori e dentro e a immergersi nella vita che viene dalla natura stessa.