L’importanza del saper scegliere: adolescenti alla ricerca dei propri talenti
di Francesca Mugnai
Gennaio è il mese delle preiscrizioni alle scuole superiori, un passaggio che segna un momento cruciale nella vita di ogni 13-14 enne. Scegliere quale strada intraprendere può sembrare un compito arduo: salvo qualche rara eccezione, a questa età ancora i propri talenti e la propria vocazione non sono emersi in pieno. O fanno paura. I sogni e le aspirazioni dei figli si intrecciano con le aspettative e le preoccupazioni dei genitori. Le tradizioni di famiglia i legami con le vecchie generazioni, le mode, insomma difficile è capirsi e leggersi dentro. Come accompagnare un giovane in questa decisione così importante senza sopraffarlo o, peggio, influenzarlo eccessivamente? Come trovare un equilibrio tra il loro desiderio di autonomia e il nostro ruolo di adulti, forse consapevoli? E come valorizzare il ruolo benefico della natura anche in questo momento così importante nella loro vita?
Capire i desideri e i talenti del ragazzo
Il primo passo è ascoltare e sostenere, anche con la presenza non per forza che conduca a una scelta definitiva. Chiedete a vostro figlio quali sono le sue passioni, cosa lo rende felice e quali materie preferisce. Non fermatevi alle risposte superficiali: cercate di approfondire il perché delle sue scelte. Ad esempio, se ama disegnare, potrebbe essere utile esplorare con lui se questo interesse è legato a un possibile futuro nel design, nell’architettura o nelle arti visive. Oppure se si tratta solo di una passione momentanea. E anche in questo niente c’è di sbagliato
È altrettanto importante osservare: quali attività lo coinvolgono naturalmente? Dove riesce senza sforzo? Spesso, i ragazzi non sono ancora in grado di verbalizzare i loro talenti, ma li esprimono attraverso le loro azioni, le piccole passioni quotidiane.
Le aspettative dei genitori: un peso o una guida?
Come genitori, è naturale avere delle aspettative, ma è fondamentale non sovrapporsi alla volontà dei figli. Se un genitore sogna di vedere il figlio seguire le sue orme o intraprendere una carriera prestigiosa, è importante chiedersi: “Questa scelta è davvero per lui/lei o per me? È un sogno di me ragazzino/a disatteso e che ora vorrei vedere realizzare in mio figlio oppure è realmente adatto a lui/lei”. Offrire il proprio punto di vista è utile, ma deve essere fatto con leggerezza, rispettando la personalità e i desideri del ragazzo. Anco di più tollerando il dubbio della scelta e forse anche della paura di decidere.
Gestire le paure dei genitori
Un altro ostacolo comune è la paura: “E se questa scuola non gli garantisse un buon lavoro? E se si pentisse della scelta?
Partiamo da una premessa: non esiste una scelta perfetta. Ogni percorso offre opportunità di crescita e, soprattutto, può essere cambiato. Sostenete vostro figlio insegnandogli a valutare i pro e i contro, magari stilando una tabella su un foglio di carta in cui inserire tutti gli aspetti a incasellarli tra gli aspetti positivi e negativi per poi tirare una riga e fare una stima. Vederli nero su bianco permette anche di visualizzare se a qualcosa teniamo davvero o meno. Ma fate capire anche che l’errore fa parte del processo di apprendimento. Come di re non si nasce imparate e imparare a conoscersi è un viaggio che dura una vita, e gli adulti lo sanno bene!
Il ruolo della natura nel processo decisionale, alla ricerca dei propri talenti
In un periodo così delicato, trascorrere del tempo all’aria aperta può essere un grande alleato per scoprire i propri talenti e vocazioni. La natura offre un ambiente privo di distrazioni, favorendo la riflessione e l’autoascolto. Camminare in un bosco o sedersi vicino a un fiume stimola la creatività e permette di osservare le proprie inclinazioni più autentiche. Inoltre, l’esperienza diretta con l’ambiente naturale aiuta a riconoscere le proprie risorse interiori e a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. Qualche esempio?
1. Camminate riflessive: Proponete una passeggiata in un parco o in un bosco. La camminata aiuta a calmare la mente e a ridurre lo stress, creando un ambiente ideale per discutere delle scelte future senza pressioni.
2. Attività creative all’aperto: Disegnare, scrivere o fare fotografie in mezzo alla natura stimola la creatività e può aiutare il ragazzo a immaginare il proprio futuro con più chiarezza.
3. Mindfulness all’aria aperta: Insegnate al ragazzo a concentrarsi sul momento presente, ascoltando i suoni della natura e osservando i dettagli dell’ambiente. Questa pratica può aiutarlo a gestire l’ansia legata alla decisione.
4. Giornate senza tecnologia: Dedicate del tempo a stare insieme lontano da schermi e notifiche. Questo crea uno spazio di connessione autentica e dialogo sincero.
La scelta è un viaggio, non una destinazione
Ricordate a vostro figlio che questa scelta non definisce l’intera sua vita, ma è solo una tappa del percorso, un’opportunità per crescere e scoprire le proprie capacità. Ogni decisione contribuisce alla sua autonomia e maturità, insegnandogli ad affrontare il futuro con consapevolezza e fiducia in se stesso. Incoraggiatelo a essere curioso, a esplorare e a non avere paura di cambiare idea. Incoraggiatelo a seguire le sue passioni, a puntare sui propri talenti, a percorrere quella che sente come la sua vocazione.
Come genitori, il miglior supporto che potete offrire è la fiducia: fategli sapere che sarete al suo fianco, qualunque strada scelga di intraprendere.
Insieme, con dialogo, empatia e … un po’ di aria fresca, questo momento di transizione può diventare un’occasione preziosa per crescere e rafforzare il legame genitore-figlio.
Come dice Alice Miller, “la persona grandiosa non è mai veramente libera; primo perché è eccessivamente dipendente dall’ammirazione degli altri, e secondo, perché il rispetto di sé dipende da qualità, funzioni e risultati che possono improvvisamente fallire“.