Le pause sono terapeutiche: il silenzio che avvicina
di Francesca Mugnai
Viviamo in un mondo frenetico, dove essere sempre attivi e in movimento viene spesso considerato sinonimo di vitalità ed energia. Molti pensano che “fare sempre” sia un elemento vitale ed energizzante. A volte è tutt’altro: è un rumore che nasconde dal silenzio. Questa continua corsa può allontanarci da noi stessi.
Imparare la pausa significa molto più che interrompere l’azione. Significa concedersi il lusso di stare, di accettare l’incertezza e la sospensione, di affrontare quelle parti di noi che spesso cerchiamo di ignorare. Sono le zone d’ombra, quelle più dolorose e le emozioni scomode che tendiamo a mettere da parte per paura di affrontarle.
La natura può essere una preziosa alleata in questo percorso di consapevolezza. Camminare in un bosco, osservare un corso d’acqua, ascoltare il canto degli uccelli, stare in compagnia di un animale ci permette di entrare in contatto con il nostro mondo interiore. Semplicemente e con intensità emotiva. Qui, nel silenzio e nell’autenticità della natura, possiamo riscoprire una dimensione di ascolto profondo e sincero.
Condividere il silenzio con la natura e con gli animali non è un’assenza di comunicazione, ma una forma di dialogo più intima e autentica. Il silenzio non allontana: avvicina. Le pause non sono vuoti, ma opportunità di crescita e trasformazione.
In natura e con gli animali condividiamo silenzio. Con semplicità e autenticità.
Se senti il bisogno di fermarti, di ascoltarti e di riscoprire un equilibrio interiore, un percorso di terapia in natura può offrirti questo spazio di accoglienza e rinnovamento.
Per maggiori informazioni sui percorsi di terapia psicologica in natura: docfrancescamugnai@gmail.com
Perché “le parole sono importanti, distruggono o costruiscono. Il silenzio è importante, allontana o avvicina. Le pause sono importanti, costringono a fermarsi…” (E.I. Anastasi)