Il cane a scuola: favorevoli o contrari?
Ha fatto notizia l’accoglienza da parte del preside dell’istituto superiore fiorentino Marco Polo, il prof. Ludovico Arte, di un cucciolo di cane, Nina, da poco adottata da una docente della scuola. Non sapeva dove lasciarla, ha raccontato in un post il dirigente scolastico, ed è stata da lui accolta per qualche ora.
Il suo racconto è stato ripreso da giornali di tutta Italia (cfr. Corriere della Sera)
La notizia, che è andata ben oltre le aspettative del prof Arte, ha suscitato anche opinioni contrastanti, tra i “Che bello, il cane a scuola, farà tanto bene a tutti” e chi invece è per un no secco alla presenza di animali nei corridoi per motivi di sicurezza e igienici.
Per noi invece è uno spunto di riflessione e approfondimento, anche perché chiamati direttamente in causa per la collaborazione decennale che abbiamo con l’istituto Marco Polo di Firenze.
Da sempre cerchiamo di spiegare il punto di vista dell’animale, il fatto che deve essere tutelato di fronte a ambienti pieni di stimoli diversi, di rumori e odori che non conosce, di mani che lo toccano a volte senza il necessario rispetto.
Ci sono poi aspetti di natura sanitaria per le persone e l’ambiente che frequenta e per l’animale stesso.
Son tutte questioni da tenere ben presente nella quotidianità di chiunque abbia un animale e ancora più in casi particolari come la cosiddetta pet visiting (cfr. un articolo del quotidiano La Nazione) o l’introduzione di un animale in una Rsa, in un carcere, in un centro disabili o appunto una scuola.
Ho scritto e detto tanto in merito e non smetterò mai di ribadirlo: non si fa entrare un cane in un luogo particolare per uno sfizio personale, nel rispetto suo, proprio e degli altri. Nessuna approssimazione. Mai.
Ma questo caso specifico è un’eccezione, una cortesia fatta da un preside nei confronti di una sua collega docente per un evento determinato. E non mi meraviglia che tale cortesia, sicuramente piena di attenzione, venga dal preside Arte che ben conosce sia gli aspetti benefici apportati dagli animali sia le premure e le accortezze necessarie.
Da anni, come da lui stesso ricordato, all’istituto Marco Polo stiamo portando avanti come Antropozoa e con la presidenza un progetto di interventi assistiti con gli animali che sta avendo un impatto e risultato incredibili tra i ragazzi, per lo più adolescenti. Potrei stare ore a raccontarti quante storie, quante emozioni, quanto bene è emerso tra questi giovani grazie all’ingresso – protetto e programmato – dei cani a scuola.
Ludovico Arte ha avuto la sensibilità di voler introdurre questo progetto di pet therapy a scuola e lo ha fatto chiamando dei professionisti e condividendo ogni passo di questo percorso che cresce e si sviluppa in base a quanto emerge dagli stessi ragazzi, con il coinvolgimento attivo anche dei docenti. In più occasioni e a lungo ci siamo confrontati con lui sull’introduzione degli animali tra i banchi di scuola, vantaggi e attenzioni.
Ce ne fossero di intellettuali che ragionano su questa presenza!