Ma il cane quando sceglie?
Sempre più spesso gli animali, cani e gatti in primis, sono al centro di notizie, social, tv, giornali. Sono parte integrante delle nostre vite, delle nostre famiglie, della nostra quotidianità. Sono parte di Noi.
Se ne parla tanto. Forse anche troppo. Perché spesso vengono utilizzati come un pretesto, come uno strumento. Come un oggetto per attirare attenzione, simpatia, affetto. O per aizzare animi e rabbia.
Si ragiona molto spesso dell’animale, su di lui, ma molto poco del benessere dell’animale. Come se i suoi bisogni fossero uguali ai nostri bisogni. Umanizzandoli. Ma non vanno umanizzati. Ci si perde moltissimo. Sia noi, ma sopratutto loro.
I cani e i gatti sono cani e gatti. E hanno il diritto di essere animali.
Non si può pensare di tirare il cane dentro il sistema familiare, non si può trattare come un bambino o come un adulto o come un anziano. L’animale ha il diritto di vivere da animale.
Ha diritto di mangiare, dormire, bere. Ha diritto di essere libero dallo stress, di vivere in un luogo tranquillo e idoneo a lui, di essere in salute, di respirare bene, di trascorrere tempo all’aria aperta, di fare esercizio fisico. Ha diritto di riposare e avere i suoi tempi di tranquillità.
Non chiuso dentro un mini appartamento tutto il giorno per seguire le nostre necessità di studio o lavoro o vita sociale. Non fatto correre da mattina a sera. Non tenuto in un ambiente ostile senza un minimo di premura per il suo benessere fisico e mentale. Non sempre alle nostre calcagna. E neanche viziato, adattandoci noi alle sue necessità.
Ci vuole una via di mezzo. Un compromesso che vada bene a noi, ma sopratutto non sia un egoistico amore
Perché siamo essere umani e abbiamo i nostri diritti.
Perché sono animali e hanno i loro diritti.
Insieme si vive meglio. Senza opprimersi e senza scambiarsi i bisogni.
Nel rispetto reciproco.
E come dice la meravigliosa filosofa Martha Nussbaum” Anche la vita degli animali deve poter fiorire”.